Rinnovo patente rifiutato, ecco la trappola che rovina migliaia di italiani ogni anno: sei sano ma ti ritrovi a piedi | Sta succedendo a tutti

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Non tutti sanno che anche chi non presenta problemi evidenti può subire il mancato rinnovo della patente: ecco i casi in cui si può incappare nel rifiuto di concedere l’abilitazione alla guida.
Il rinnovo della patente sembra un passaggio di routine, ma non sempre è così. In alcune situazioni entra in gioco la Commissione medica locale, circostanza prevista dal Codice della Strada.
Questo succede, ad esempio, quando si verificano sospensioni per guida in stato di ebbrezza, per alterazione psicofisica o su disposizione del Prefetto.
La Commissione ha il compito di valutare se chi richiede il rinnovo possiede ancora i requisiti fisici e psichici necessari per guidare.
Dopo la visita viene rilasciato un certificato che può stabilire l’idoneità, ma anche una temporanea o definitiva inidoneità. Proprio in queste situazioni capita che molte persone, pur non avendo problemi di salute evidenti, si ritrovino all’improvviso senza possibilità di mettersi al volante.
Rinnovo patente: i casi in cui interviene la Commissione Medica Locale
Quando la Commissione riscontra la perdita, anche solo temporanea, dei requisiti richiesti, la Motorizzazione deve sospendere la patente a tempo indeterminato. Non si tratta quindi di una sospensione con un termine preciso. Il documento rimane bloccato finché non viene presentata una nuova certificazione che dimostri il recupero dei requisiti. A volte viene fissata una data entro cui effettuare un nuovo controllo, senza il quale il rinnovo non può essere concesso.
Questo meccanismo crea spesso difficoltà concrete a chi utilizza l’auto per lavorare o per spostamenti quotidiani. Molti italiani si ritrovano fermi per mesi, in attesa di un nuovo giudizio. La legge non lascia alternative: per tornare a guidare bisogna attendere l’ok della Commissione.

Patente sospesa o revocata: quali sono le conseguenze previste per chi continua a guidare
Dal momento in cui viene comunicata l’inidoneità, la patente è sospesa o revocata. Prima del provvedimento ufficiale, e solo nel caso in cui non sia scaduta, resta ancora valida. Ma guidare dopo la sospensione equivale a non avere alcuna patente e le conseguenze previste sono molto gravi. Le multe partono da oltre 2.200 euro e possono arrivare a più di 9.000. Inoltre in caso di recidiva è prevista anche la pena dell’arresto fino a un anno.
Per la normativa italiana chi guida con patente scaduta o non rinnovata per mancanza dei requisiti viene trattato come chi non l’ha mai conseguita. Per questo motivo il rinnovo non va sottovalutato perché può trasformarsi da semplice procedura a ostacolo capace di lasciare migliaia di persone a piedi.