Rinnovo patente, scatta il paletto rosso: da quest’età sei vincolato a questi posti | Non scappa nessuno

Anziano-alla-guida-Foto-di-Jonathan-Judmaier-da-Pixabay-MobilitàSostenibile

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Chi desidera continuare a guidare dopo una certa età dovrà fare i conti con controlli sempre più rigidi e nuove regole.

Quando si ottiene la patente di guida si conquista un simbolo di libertà, di indipendenza e di crescita personale.

Per molti quel piccolo documento rappresenta la possibilità di muoversi senza limiti, di viaggiare e di decidere autonomamente dove andare.

Ma ci sono delle regole da rispettare, soprattutto nel momento in cui si va a rinnovare la patente: con l’avanzare dell’età le verifiche diventano sempre più frequenti e accurate.

Si parla sempre più spesso di introdurre un limite d’età oltre il quale, per motivi di sicurezza, non sarebbe più concessa l’abilitazione alla guida.

Quando il rinnovo della patente diventa più frequente e per quali motivi

Secondo la normativa italiana, la validità della patente varia in base all’età del conducente. Fino ai 50 anni la patente di categoria B dura 10 anni, poi si rinnova ogni 5 anni fino ai 70. Dopo questa soglia, la durata scende a 3 anni, e oltre gli 80 anni diventa necessario rinnovarla ogni 2 anni.

Le regole cambiano anche per chi guida mezzi pesanti o professionali. Per esempio, chi possiede una patente C o CE (camion o veicoli commerciali) deve rinnovarla ogni 5 anni fino ai 65, e poi ogni 2 anni. Queste limitazioni sono necessarie per garantire che chi si mette
al volante abbia ancora tutti i requisiti psicofisici per farlo in modo sicuro, proteggendo sé stesso e gli altri utenti della strada.

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Controlli e regole precise per chi vuole rinnovare la patente dopo una certa età

Dopo una certa età, il rinnovo della patente non è più solo una formalità. I tempi tra un rinnovo e l’altro, come visto, si accorciano notevolmente, ma non è tutto. Per poter continuare a guidare serve una visita medica accurata presso strutture autorizzate. Sono previste anche valutazioni da parte di una commissione medica locale. In base ai risultati, poi, possono essere imposte limitazioni specifiche. C’è chi, per esempio, può guidare solo di giorno, solo in zone urbane o evitando l’autostrada.

Per alcune categorie di patente, come la D destinata al trasporto di persone, dopo i 68 anni non è più possibile continuare a guidare autobus o pullman. Quando si parla di “paletto rosso”, quindi, si parla di un confine chiaro che delimita la possibilità di rinnovare la patente: chi vuole restare al volante deve dimostrare di avere ancora le capacità fisiche e mentali per farlo. Si tratta di un modo fondamentale per garantire la sicurezza di tutti.