RIVOLUZIONE REVISIONE AUTO: si passa ufficialmente a una volta l’anno | Devi pagare per forza o non circolo

Revisione auto

Revisione auto- Foto di Artem Podrez da Pexels-MobilitàSostenibile.it

In un solo anno si cambia tutto per la revisione auto: ecco cosa fanno già in Europa e cosa rischia chi non è in regola.

La sicurezza stradale è sempre al centro del dibattito, sia in Italia che in tutta Europa, e stavolta a far discutere è il possibile cambio di passo sulla revisione dei veicoli.

Durante la 69ª Conferenza del Traffico e della Circolazione, il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani ha lanciato un allarme preciso che non può essere ignorato.

I veicoli con oltre dieci anni di età rappresentano un rischio concreto, come dimostrato dai dati sugli incidenti raccolti negli ultimi tempi.

Chi viaggia su auto vecchie ha più del doppio delle probabilità di morire in un incidente rispetto a chi utilizza un mezzo nuovo.

Modello revisione auto inglese: perché risulta essere quello più efficace

Ai dati sulla sicurezza stradale si aggiungono quelli sulle emissioni, che spesso sono fuori controllo nei modelli più datati. Basti pensare che un’auto Euro 1 a benzina può emettere monossido di carbonio in quantità superiore del 172% rispetto a un Euro 4, mentre un diesel della stessa categoria rilascia fino a 27 volte più polveri sottili di un moderno Euro 5. Questa situazione che potrebbe portare a una nuova stretta normativa con revisione obbligatoria ogni anno, come già previsto in alcuni Paesi europei per i veicoli più vecchi.

Nel Regno Unito, ad esempio, il sistema di revisione è già strutturato secondo un criterio progressivo. I veicoli nuovi sono esentati per i primi tre anni, dopodiché è prevista una verifica annuale. Il controllo è certificato tramite il cosiddetto VT20 – MOT Test Certificate, documento indispensabile per continuare a circolare.

Scadenza revisione auto
Scadenza revisione auto- Foto di Andrea Piacquadio Pexels-MobilitàSostenibile.it

Come funziona la revisione auto in Italia e quali sono le prospettive future

Il modello inglese, che si rivela severo ma piuttosto efficace, ha ispirato anche la Spagna, dove dopo i dieci anni di età del mezzo la revisione è annuale, e la Svizzera, dove la cadenza diventa biennale dopo un primo controllo post-immatricolazione. In Germania la prima revisione per un’auto nuova arriva dopo tre anni, poi ogni due. In Francia e in Repubblica Ceca il controllo è biennale dopo un primo intervallo più ampio. L’Italia, al momento, mantiene la regola del primo controllo dopo quattro anni, poi ogni due, ma i segnali che arrivano dal mondo istituzionale spingono verso un cambiamento.

L’ipotesi di allinearsi a tali standard anche qui trova terreno fertile tra gli esperti di sicurezza e mobilità, ma suscita perplessità tra i cittadini. Chi utilizza auto più datate, spesso per necessità economiche, si troverebbe infatti a dover affrontare un’ulteriore spesa fissa ogni dodici mesi. Un’eventualità che dovrà essere tenuta in considerazione.