Salutiamo tutti insieme la patente B, da oggi non esiste più: Matteo Savini fa entrare la patente B 2.0 | È assolutamente diversa

Patente B - mobilitasostenibile.it
La patente B sta per cambiare e non sarà più come la conosciamo oggi: le novità in serbo e a che punto siamo.
Di patente si parla spesso: quel foglio che in molti bramano per ottenere l’indipendenza, quantomeno alla guida. Ma la patente, così come la conosciamo, sta per cambiare.
A imporlo è il Ministero dei Trasporti, che punta a uniformarsi agli standard europei, oggi ancora troppo distanti dal modello italiano.
Ed è per questo che si parla di cambiamento: una sorta di Patente 2.0. E mentre ogni anno milioni di persone si occupano di rinnovo, oggi si parla di un documento che non sarà nuovo nella forma, bensì nell’iter.
Patente ieri, patente oggi
Il Ministero dei Trasporti, oggi guidato da Matteo Salvini, non sta solo mettendo mano alle regole sugli autovelox – tanto odiati quanto discussi – ma sta riscrivendo anche le regole della patente. E i primi cambiamenti li abbiamo già vissuti sulla pelle dei neopatentati.
Da dicembre 2024, infatti, chi prende la patente B deve fare i conti con regole diverse rispetto al passato. Prima bastava resistere un anno e poi via, liberi di guidare quasi tutto. Ora invece il periodo da ‘sorvegliati speciali’ si allunga a tre anni. Tre anni con limiti precisi: velocità ridotta su autostrade e statali, tolleranza zero sull’alcol, decurtazione dei punti raddoppiata. E ovviamente, limiti alla potenza dell’auto.
Ma c’è una contropartita che in molti hanno accolto con sollievo: in compenso, è stata alzata la soglia della potenza consentita. Si passa infatti dai vecchi 70 kW (circa 95 cavalli) ai nuovi 105 kW (circa 142 cavalli), con un rapporto peso/potenza massimo di 75 kW per tonnellata. Tradotto: si possono finalmente guidare auto un po’ più scattanti, anche se ancora lontane dai bolidi da sogno.
Ma non finisce qui. Ben presto potrebbe arrivare un’altra novità che cambierebbe ancora una volta le carte in tavola per chi sogna la patente.

La patente diventa 2.0
Ecco dove si va a parare con questa rivoluzione annunciata: la patente di guida sta cambiando pelle, e uno dei punti più caldi in discussione riguarda proprio le ore di guida obbligatorie.
Oggi per accedere all’esame pratico servono almeno 6 ore di guida con un istruttore, tutte da fare dopo aver ottenuto il foglio rosa, cioè dopo aver superato l’esame teorico. Ma il Ministero dei Trasporti vuole alzare l’asticella: si parla di aggiungere 2 ore di pratica prima ancora di arrivare al patentino. In pratica, si dovrà salire in macchina con l’istruttore anche per prepararsi alla teoria, con una sorta di ‘anticipo’ su quello che sarà il percorso su strada.
Queste 2 ore si sommerebbero alle attuali, portando il totale a 8. Non un cambiamento radicale, ma chi vuole guidare dovrà dimostrare di saperlo fare da subito, anche prima di cominciare ufficialmente il percorso da neopatentato.
Un cambiamento, questo, ancora sul tavolo, ma che ben presto potrebbe diventare realtà. Le autoscuole spingono per un adeguamento più ampio, magari fino a 10-12 ore, come avviene in molti Paesi europei. Ma per ora, il compromesso sembra fermarsi qui, sotto la regia prudente del ministro Salvini, che vuole riformare senza esagerare.