Tasse auto | come evitare sorprese con il bollo: scopri l’errore più comune

Bollo auto mobilitàsostenibile

Bollo auto - mobilitàsostenibile

Molti automobilisti pagano il bollo in ritardo o nel modo sbagliato, convinti di essere in regola: ecco perché accade e come evitarlo.

Il bollo auto, una delle tasse più note ma anche più fraintese, continua a essere un appuntamento fisso che genera dubbi e disattenzioni. Nonostante sia un obbligo previsto per tutti i veicoli immatricolati, in molti finiscono per incorrere in sanzioni o more semplicemente perché ignorano le regole base del suo pagamento.

Secondo l’ACI – Guida al bollo auto, la maggior parte degli errori non deriva da mancanza di volontà, ma da confusione tra competenze regionali, date di scadenza e modalità di calcolo. Comprendere questi aspetti è fondamentale per evitare di trovarsi con una multa inaspettata o con un pagamento ritenuto nullo.

Quando il calendario inganna e il bollo scade senza accorgersene

Una delle trappole più comuni riguarda la scadenza effettiva del bollo. Molti credono che il pagamento vada effettuato nello stesso mese di immatricolazione, ma non sempre è così. Le regioni possono stabilire scadenze differenti, spesso con un margine di tempo che varia in base al mese di prima immatricolazione o al tipo di veicolo. Pagare fuori termine, anche di pochi giorni, può comportare sanzioni proporzionali al ritardo, oltre agli interessi dovuti.

L’ACI sottolinea inoltre che il rinnovo del bollo non avviene automaticamente, neppure se il pagamento è stato regolare l’anno precedente. Questo significa che, anche in caso di domiciliazione bancaria o di reminder automatici, l’automobilista deve sempre verificare la correttezza dei dati. Basta un cambio di residenza, una modifica di targa o una variazione amministrativa per far slittare la scadenza e rendere il pagamento non valido.

Calcolo bollo auto
Calcolo bollo auto – Mobilitàsostenibile

L’errore più diffuso: confondere proprietà e circolazione del veicolo

Un altro equivoco, spesso sottovalutato, riguarda la convinzione che il bollo sia legato all’uso del mezzo e non alla sua proprietà. In realtà, la tassa è dovuta semplicemente per il fatto di possedere un veicolo iscritto al Pubblico Registro Automobilistico. Anche se il mezzo non circola o resta fermo in garage, il bollo va comunque pagato finché non viene formalmente radiato o demolito.

Molti automobilisti pensano di poter sospendere il pagamento dichiarando il veicolo “non utilizzato”, ma ciò non è previsto dalla normativa ordinaria. L’unico modo per interrompere l’obbligo è procedere con la cancellazione dal PRA o con la perdita di possesso. Ignorare questa regola può portare ad accumulare arretrati di anni, con sanzioni che superano di molto l’importo originario del bollo. Verificare la posizione tramite il portale dell’ACI o i servizi regionali è quindi la soluzione più semplice per evitare spiacevoli sorprese e restare sempre in regola.