Tergicristalli killer: questo è l’unico momento in cui non puoi proprio attivarli | Altrimenti distruggi il vetro
Tergicristalli killer - mobilitasostenibile.it
C’è un momento in cui i tergicristalli vanno tassativamente lasciati fermi: quando il parabrezza è coperto da ghiaccio duro o neve compatta, perché rischi di distruggere il vetro in pochi secondi.
In inverno la tentazione è sempre la stessa: sali in auto, trovi il parabrezza bianco di brina, giri la chiave e la prima cosa che fai è tirare la leva dei tergi “così puliscono loro”. Un gesto automatico, quasi di riflesso, che però in certe condizioni si trasforma in un vero crimine contro il tuo parabrezza.
Il problema è che il tergicristallo non è nato per rompere il ghiaccio. Le spazzole sono pensate per scorrere su una superficie bagnata, non per strisciare su uno strato duro di ghiaccio, neve pressata o, ancora peggio, una miscela di ghiaccio e granelli di sabbia. In quel preciso momento, se lo azioni, diventa un “tergicristallo killer”.
Il momento da evitare assolutamente: parabrezza ghiacciato e asciutto
La situazione critica è chiara: parabrezza completamente ghiacciato, tergi incollati al vetro e nessuna goccia d’acqua. Se tiri la leva, il motorino prova comunque a far muovere le spazzole. La gomma irrigidita gratta sul ghiaccio, si strappa a pezzi e trascina con sé lo sporco più duro. Il rischio non è solo quello di distruggere le spazzole in una mattina, ma di segnare il vetro con micrograffi permanenti.
In più, se il ghiaccio è spesso e le spazzole sono incollate, lo sforzo si scarica sul braccetto e sul motorino elettrico: puoi piegare il braccio o bruciare il meccanismo. Ecco perché, in queste condizioni, il tergicristallo va lasciato spento. Prima si spegne tutto, poi si lavora dall’esterno: raschietto, spray sbrinante, acqua tiepida (mai bollente) sul vetro e solo alla fine, quando il ghiaccio è sciolto e il parabrezza è bagnato, si riattivano i tergi.

Come fare invece: pochi gesti giusti per salvare vetro e spazzole
La regola è semplice: prima prepara il parabrezza, poi accendi i tergicristalli. Se sai che la notte farà freddo, puoi usare un telo coprivetro o alzare le spazzole per evitare che si incollino. La mattina, accendi il climatizzatore in funzione sbrinamento, spruzza il liquido lavavetri solo quando il ghiaccio si è ammorbidito e usa un raschietto di plastica per togliere gli strati più duri.
Lo stesso discorso vale se il vetro è coperto di fango secco o sabbia: azionare subito i tergi significa passare una “carta vetrata” sul parabrezza. Meglio bagnare abbondantemente, lasciare agire il liquido e solo dopo muovere le spazzole. Bastano pochi secondi di pazienza per evitare che il tuo termometro di ghiaccio si trasformi in una crepa costosa sul parabrezza. E ricordarsi che, sì, c’è davvero un momento in cui il tergicristallo va lasciato in pace: quando il vetro sembra un blocco di ghiaccio, non un semplice finestrino sporco.
