UFFICIALE AUTOSTRADE, addio tutor e limite a 130km/h: vai a 200 all’ora e nessuno ti multa | Sembra di stare in Germania

Tecnico che smonta gli autovelox

Addio tutor nelle autostrade italiane - mobilitasostenibile.it

Alcuni tratti autostradali sembrano essere stati esclusi dal Codice della Strada: qui i tutor sono spariti e i limiti inesistenti. 

Sono mesi e mesi che gli autovelox tengono banco nel dibattito sul Codice della Strada. Mesi in cui i Comuni, dopo aver installato apparecchi a iosa, si sono svegliati – insieme alla normativa – scoprendo che la maggior parte di questi, in realtà, non è valida. Da qui la confusione tra approvazione e omologazione, la proposta dell’omologazione d’ufficio che non è andata a buon fine. Insomma, molti apparecchi ci sono, ma non sono regolari.

E poi c’è un altro scenario, quello delle autostrade. In molti tratti che gli automobilisti percorrono ogni giorno, i tutor non sono nemmeno presenti – solo che gli automobilisti non lo sanno. Li hanno dovuti abolire? Li hanno accantonati temporaneamente? La situazione è ben diversa.

Dove sono finiti gli autovelox nelle autostrade italiane?

Il motivo di questa assenza non è un guasto, né un complotto. È una semplice, quasi banale, scelta (o mancanza). In molte tratte autostradali italiane i sistemi di controllo della velocità, come il Tutor, non sono mai stati installati. In altre, invece, sono stati rimossi o sostituiti con tecnologie meno diffuse, meno conosciute, e di fatto meno temute. Il risultato è che migliaia di automobilisti viaggiano convinti di essere monitorati, quando in realtà nessuno li sta controllando.

E se sui giornali impazzano i ricorsi contro gli autovelox comunali, spesso non omologati o irregolari, sulle autostrade si verifica il contrario: il vuoto totale. In assenza di controlli, il rispetto dei limiti diventa un optional. E non serve nemmeno dirlo: dove manca il rischio di sanzione, la velocità media schizza alle stelle.

Autostrada e veicoli in movimento
Autostrade senza autovelox – mobilitasostenibile.it

Le autostrade autovelox-free

La situazione più evidente riguarda l’A2, l’autostrada del Mediterraneo, ex Salerno-Reggio Calabria. Lunga oltre 400 chilometri, è una delle arterie più importanti del Sud. Ma a differenza di molte altre autostrade italiane, qui il sistema Tutor non c’è mai stato.

L’unico controllo attivo è il sistema Vergilius, che monitora velocità istantanea e media – ma solo nel tratto compreso tra Salerno (km 8) e Padula/Buonabitacolo (km 108). Fine. Tutto il resto – da Villa San Giovanni fino a Padula, e anche prima di Salerno – è privo di dispositivi fissi. Solo qualche pattuglia mobile, ogni tanto.

In pratica, chi percorre quei tratti può spingere anche a 180 o 200 km/h, e farla franca. Nessun occhio elettronico, nessuna multa in arrivo. E non è una leggenda metropolitana. Ad oggi, basta mettersi in viaggio per rendersene conto.