UFFICIALE BOLLO AUTO, il pagamento dura 3 anni: passati questi non gli devi dare più un euro | Finalmente salutiamo l’odiata tassa

Prescrizione-bollo-auto-Foto-di-Andrea-Piacquadio-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it

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Una scadenza poco nota può cambiare tutto: ecco perché dopo tre anni il bollo auto non si paga più e in quali casi l’automatismo dell’esenzione decade.

Il bollo auto, una delle imposte più discusse tra gli automobilisti italiani, è soggetto a un termine di prescrizione ben definito che non tutti conoscono e che deve essere rispettato pedissequamente.

Secondo l’articolo 5 del D.L. 953/82, modificato dalla legge 60/86, lo Stato ha tempo solo tre anni per richiedere il pagamento di una tassa automobilistica non versata.

Questo significa che, se entro il terzo anno non arriva nessuna comunicazione formale, come un avviso di accertamento o una cartella esattoriale, l’obbligo di pagamento decade.

La stessa regola vale per i rimborsi: anche chi ha versato erroneamente il bollo ha tre anni di tempo per chiederne la restituzione. Diverse pronunce della Corte di Cassazione (tra cui la n. 3658/2007) hanno confermato questo termine, applicabile sia alla fase di accertamento che a quella della riscossione.

Bollo auto: quali sono i termini entro cui la tassa sul possesso cade in prescrizione

Nonostante il bollo sia un tributo gestito a livello regionale, le norme che ne regolano prescrizione e riscossione sono stabilite a livello statale e possono essere quindi considerate universalmente applicabili. Lo ha chiarito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 311/2003: le Regioni non possono modificare i termini previsti dalla legge nazionale neanche attraverso leggi specifiche.

Ciò significa che nessuna amministrazione locale può estendere autonomamente la durata della prescrizione oltre il triennio che è stabilito come limite. Anche la Cassazione, con la sentenza n. 12263/2007, ha stabilito che una eventuale notifica interrompe il decorso della prescrizione. Dal momento della comunicazione, il conteggio va fatto ripartire. Bisogna, però ricordare, che ogni avviso non trasforma il termine in un periodo più lungo, come quello decennale previsto per altri tipi di crediti.

Notifica-bollo-auto-Foto-di-Tahir-Xəlfə-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it
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Quali sono le comunicazioni che interrompono il calcolo della prescrizione per il bollo auto

Affinché la prescrizione venga interrotta, è necessario che il contribuente riceva un atto formale, come una cartella esattoriale o un avviso di accertamento. Comunicazioni informali, solleciti o semplici lettere non hanno valore legale. La giurisprudenza si è espressa su questo punto in modo piuttosto netto. Come indicato nella sentenza n. 1711/2015 della CTP di Cosenza si precisa che l’atto si considera notificato solo nel momento in cui il destinatario ne ha conoscenza.

In mancanza di notifiche valide, dunque, il diritto alla riscossione decade automaticamente. Se una cartella viene notificata oltre il termine triennale, il cittadino può richiedere l’annullamento attraverso un’istanza in autotutela.