UFFICIALE BOLLO AUTO, il pagamento non potrai più farlo come vuoi: devi pagare tutto e subito

Illustrazione bollo auto, macchina disegnata su cartone e simbolo euro

Novità bollo auto - mobilitasostenibile.it

Il bollo auto dal 2026 non sarà più gestito dallo Stato: cambiano periodo, regole e modalità di pagamento. E spunta una nuova stretta.

Dicono che il bollo auto sia la tassa più odiata dagli italiani. Forse perché arriva sempre quando meno ce lo aspettiamo, forse perché non perdona ritardi, o forse perché non si capisce mai bene chi la gestisce, dove si paga, e cosa succede se ce la dimentichiamo. Da questo punto di vista, però, una cosa è certa: dal 2026 cambia tutto. Ma davvero.

Con l’ultimo riassetto deciso a livello nazionale, la gestione del bollo passerà interamente alle Regioni. Niente più eccezioni o passaggi a metà tra Stato e enti locali. Ogni Regione si occuperà in autonomia di importi, esenzioni, scadenze e modalità di pagamento. In pratica, ci ritroveremo con venti bolli diversi – uno per ciascun territorio – e regole che potrebbero cambiare da un confine all’altro.

È un cambiamento grosso, che vedrà i suoi effetti solo quando le Regioni prenderanno davvero in mano la parte operativa, ma che intanto ha già fissato due punti certi. Uno, in particolare, riguarda le nuove modalità di pagamento. Ma andiamo per ordine.

Addio all’esenzione del bollo auto per questi veicoli

La svolta è arrivata senza troppo clamore, ma pesa. A fine giugno 2025 viene approvata la misura che ribalta la gestione del bollo, affidandola completamente alle Regioni. Fine del coordinamento centrale, inizio di un sistema dove ciascuna potrà decidere tariffe, esenzioni, scadenze e modalità di riscossione. Il tutto dal 1° gennaio 2026.

Ma dentro lo stesso pacchetto è passata anche un’altra novità destinata a far discutere: l’eliminazione dell’esenzione per i veicoli pignorati.

Fino a oggi, chi si ritrovava con l’auto sotto pignoramento (e quindi inutilizzabile), non era tenuto a pagare il bollo. Dal 2026 invece l’imposta sarà dovuta comunque, anche se il veicolo è fermo. Una stretta dura, che colpisce chi già si trova in difficoltà. E poi c’è la questione del pagamento vero e proprio, che cambia radicalmente.

Chiavi auto sopra a banconote euro
Bollo auto – mobilitasostenibile.it

Come si pagherà il nuovo bollo auto e chi rientra nelle nuove regole

Chiariamo subito un punto: le nuove regole non valgono per tutti. Almeno non da subito. Il cambiamento riguarderà solo i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 2026. Chi ha già un’auto, una moto o un furgone intestato continuerà a pagare come ha sempre fatto – scadenze comprese.

Per i nuovi mezzi, invece, la scadenza non sarà più fissa, ma legata al mese di prima immatricolazione. Se si compra l’auto a marzo, si pagherà ogni anno entro fine marzo. Senza più possibilità di rate, quadrimestri o altre formule: tutto in un’unica soluzione.

Niente proroghe, niente alternative. Solo le singole Regioni potranno – se vorranno – offrire pagamenti dilazionati o riduzioni speciali. E qui il quadro si fa inevitabilmente frammentato: chi vive in una Regione potrà avere vantaggi che altrove non esistono.

Insomma, il bollo cambia faccia. Non sarà solo una questione di quanto si paga, ma anche di quando e di come. Conviene abituarsi all’idea: ogni nuova immatricolazione, da qui in avanti, entrerà in un sistema tutto diverso da quello che conoscevamo.