UFFICIALE CASSAZIONE, aboliti totalmente le multe degli autovelox: “Dovete disattivarli definitivamente” | Non pagate più nulla

Omologazione autovelox- Foto di Jef K da Pexels-MobilitàSostenibile.it
Le sanzioni per eccesso di velocità dovute alla presenza di autovelox rischiano di diventare carta straccia: ecco cosa dice la Corte di Cassazione.
Il 12 giugno 2025 segna un momento cruciale per la gestione degli autovelox in Italia ed è motivo di sollievo per molti automobilisti italiani.
Con l’entrata in vigore definitiva del decreto firmato nel 2024 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le amministrazioni locali non potranno più posizionare i rilevatori di velocità liberamente.
La norma impone, infatti, alcune distanze minime tra le postazioni, il parere obbligatorio del Prefetto, ma soprattutto la presenza di un dettaglio importantissimo.
Gli autovelox, per essere considerati validi, dovranno avere l’omologazione tecnica rilasciata esclusivamente dal Ministero.
I dispositivi privi di omologazione dovranno essere disattivati dai Comuni. In alternativa questi ultimi si troveranno a dover fronteggiare numerosi ricorsi.
Autovelox non omologati: interviene la Corte di Cassazione con una dura sentenza
La svolta in merito agli autovelox arriva dalla giurisprudenza e in particolare da come si è espressa la Corte di Cassazione. Prima con la sentenza n. 10505 del 2024, poi con l’ordinanza n. 1332/2025 del 14 maggio, la Suprema Corte ha chiarito che l’approvazione e l’omologazione degli autovelox non sono la stessa cosa. Attraverso la circolare del 23 gennaio 2025 il Ministero dell’Interno ha provato ad equiparare i due procedimenti, ma il tentativo è stato dichiarato illegittimo, poiché privo di valore normativo.
L’omologazione è l’unica approvazione che conta e che garantisce che il dispositivo funzioni correttamente e rilevi la velocità in modo legalmente valido. In mancanza di questo requisito tecnico, qualsiasi sanzione è da ritenersi nulla, compresa la decurtazione dei punti sulla patente. Si prevede quindi una pioggia di ricorsi, che potrebbe avere un impatto economico e legale rilevante sui bilanci comunali.

Approvazione vs omologazione: come cambiano le norme a proposito degli autovelox
La distinzione tra approvazione e omologazione diventa ora cruciale. L’approvazione riguarda solo l’immissione sul mercato, mentre l’omologazione certifica che l’autovelox rispetti precisi standard tecnici e giuridici. Solo le immagini e le rilevazioni ottenute da dispositivi omologati hanno valore probatorio.
La Corte di Cassazione ha ribadito, inoltre, che è solo con l’omologazione che si tutela l’automobilista da eventuali abusi. Chi ha ricevuto una sanzione da apparecchi non conformi può fare ricorso e ottenere l’annullamento del verbale. In mancanza di omologazione le amministrazioni italiane dovranno spegnere i dispositivi in attesa della certificazione. Per gli automobilisti si apre così un nuovo scenario sulle multe per eccesso di velocità, basato sulla trasparenza e sulla legalità degli strumenti di controllo.