UFFICIALE GIORGIA MELONI, scatta il decreto Coprifuoco Novembrino: dalle 9 alle 22 divieto assoluto di circolazione | Se ti beccano a circolare sei rovinato
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Arriva il nuovo calendario dei divieti di circolazione: bisogna fare molta attenzione agli orari ridotti perché sono previsti controlli più rigidi e conseguenti gravi sanzioni.
Il nuovo decreto firmato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e registrato alla Corte dei Conti contiene il calendario dei divieti di circolazione per i mezzi pesanti.
A differenza degli altri anni quello che salta subito all’occhio è la presenza di orari particolarmente ridotti che potrebbero creare non poche difficoltà al mondo dei trasporti.
Il provvedimento, presentato come un modo per migliorare la sicurezza stradale e ridurre il traffico nei momenti più critici, interessa tutti i veicoli per il trasporto di merci con massa superiore a 7,5 tonnellate.
Le restrizioni saranno particolarmente sentite nei mesi autunnali e invernali, quando il blocco è fissato dalle 9 del mattino alle 22 di sera. Questa misura avrà effetti importanti sulla circolazione e sulla logistica in tutta Italia.
Cosa prevede il decreto che regola la circolazione dei mezzi pesanti in Italia
Il Decreto Ministeriale n. 314 del 12 dicembre 2024, registrato il 23 dicembre, stabilisce i giorni e gli orari in cui i mezzi pesanti non potranno circolare sulle strade extraurbane. Le limitazioni si applicano ogni domenica e nei giorni festivi, con orari diversi a seconda dei mesi. Nei periodi più freddi, per la precisione da gennaio a maggio e da ottobre a dicembre, il blocco va dalle 9 alle 22, mentre d’estate si estende dalle 7 alle 22.
Sono inoltre previsti ulteriori giorni di divieto in occasione delle festività di Pasqua, Natale, luglio e agosto, quando il traffico è più intenso. L’obiettivo del decreto è alleggerire la pressione sulle strade e rendere più sicuri i fine settimana.

Le novità per il 2025: quando è previsto il blocco della circolazione
Rispetto all’anno precedente ci sono alcune modifiche operative riguardano i veicoli prenotati per la revisione. L’articolo 7, comma 4, permette infatti di recarsi al centro di revisione anche nei giorni soggetti a divieto, purché il tragitto non includa tratti autostradali. Si prevede anche il ritorno alla sede principale o secondaria dell’impresa, da dimostrare con il certificato della Camera di Commercio.
Un’altra novità è l’aumento della distanza massima consentita per il rientro, che passa da 50 a 80 chilometri, sempre a condizione che non si utilizzino autostrade. Si tratta di aggiustamenti pensati per agevolare gli autotrasportatori, ma che non cambiano la sostanza del decreto, che deve essere rispettato in ogni suo punto per non incappare in sanzioni molto gravi, sia per il conducente che per l’azienda.
