UFFICIALE GIORGIA MELONI, scatta la tassa automobilisti vivaci: 880€ da pagare immediatamente | Se hai un auto del genere la devi saldare
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Arriva la misura che punta a frenare i conducenti più spericolati sulle strade italiane: ecco le punizioni previste per chi supera ripetutamente i limiti di velocità.
Le nuove regole sulla sicurezza stradale introdotte dal Governo puntano a rendere più severe le sanzioni per chi guida con troppa leggerezza.
L’obiettivo è quello di ridurre gli incidenti e responsabilizzare gli automobilisti, in particolare quelli che tendono a spingere troppo sull’acceleratore nei centri abitati.
Tra le novità più discusse c’è la maxi-multa da 880 €, che colpisce chi commette due volte in un anno lo stesso eccesso di velocità.
Non si tratta di una tassa nel senso tradizionale, ma di una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada in caso di recidiva, quindi quando lo stesso conducente ripete un’infrazione già accertata.
Cosa prevede la legge in caso di recidiva per superamento dei limiti di velocità
Il Codice della Strada stabilisce che chi commette la stessa violazione due volte in un biennio può subire la sospensione della patente oltre alla multa. Il caso più comune riguarda chi supera il limite di velocità tra 10 e 40 km/h per due volte nell’arco di dodici mesi all’interno di un centro urbano. In questa situazione la sanzione pecuniaria può arrivare fino a 880 euro, con una sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
L’applicazione della recidiva è automatica se entrambe le infrazioni sono state definite, ossia pagate o non contestate nei tempi di legge. In sostanza, chi continua a violare le stesse norme viene considerato recidivo. In questo caso perde la possibilità di usufruire dello sconto del 30% sul pagamento immediato della multa.

Quando scatta il ritiro della patente e come è possibile evitarlo
Il ritiro della patente avviene nel momento in cui l’agente accerta che il conducente ha già commesso la stessa violazione nei due anni precedenti. Se invece la seconda multa arriva per posta e non c’è contestazione immediata, la sospensione può essere disposta in un secondo momento dalla Prefettura, su segnalazione del comando di polizia.
Esiste però un dettaglio importante di cui tenere conto. Se la seconda infrazione non viene contestata sul posto è possibile pagare la sanzione senza comunicare i dati del conducente, evitando così la sospensione del documento di guida. Bisogna, però, pagare un’ulteriore sanzione per l’omessa comunicazione. In definitiva si può dire che le nuove regole del Codice della Strada premiano chi guida con prudenza e non corre rischi, mentre puniscono severamente chi mette in pericolo tutti gli utenti della strada.
