UFFICIALE MATTEO SALVINI, approvato superbonus auto: 20.000€ a fondo perduto senza limiti di dichiarati | Li danno a tutti

Bonus auto 20.000€ (credit: Wikimedia Commons) - mobilitasostenibile.it
Dopo una lunga attesa è stato approvato il superbonus auto fino a 20.000€ a veicolo: i requisiti non vedono reddito.
In questo periodo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha lavorato sottotraccia per tirare fuori una misura che aiutasse davvero chi ha bisogno di cambiare mezzo. Il bonus da 11.000€ per chi passa all’elettrico c’è già – ed è valido fino a giugno 2026 – ma ha due limiti: riguarda solo i privati e dipende dall’ISEE. Se si supera una certa soglia, l’incentivo scende, e per tanti diventa poco conveniente.
Quello che invece in pochi sanno è che accanto a questo incentivo ne è arrivato un altro, con numeri molto più alti e regole completamente diverse. Un contributo che può toccare i 20.000€ a veicolo e che – almeno sulla carta – sembra fatto apposta per chi ha bisogno reale e non solo voglia di cambiare auto con una più ‘green’.
Un incentivo auto che arriva tardi, ma nel momento giusto
Per una volta, non si tratta del solito annuncio che resta su carta. Stavolta ci sono fondi veri: quasi 600 milioni di € già stanziati per favorire il passaggio all’elettrico. La misura è stata approvata ufficialmente l’8 agosto 2025 tramite decreto del MASE, ed è entrata in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 9 settembre.
Chi non può fare a meno di un mezzo ha accolto questa notizia con entusiasmo e anche con una certa sorpresa. Anche perché si parla di cifre importanti: il contributo copre fino al 30% del costo d’acquisto, con un tetto massimo di 20.000€ per veicolo. Ma non vale per tutti: è obbligatoria la rottamazione di un mezzo fino a Euro 5 e bisogna avere sede operativa in una delle FUA ISTAT – le aree urbane funzionali indicate come prioritarie. Inoltre, servono altri requisiti.

Chi può richiedere il bonus auto da 20.000€ e quali sono le condizioni
Il vero punto arriva qui. Questo bonus non è pensato per il consumatore medio, ma per un target preciso: le microimprese. Parliamo di realtà con meno di 10 dipendenti e meno di 2 milioni di fatturato annuo. Quelle che ogni giorno girano città e province per consegnare, riparare, installare, ma spesso non hanno i mezzi per rinnovarsi.
Ogni impresa potrà acquistare al massimo due veicoli nuovi elettrici, di categoria N1 o N2, e dovrà rottamarne uno inquinante per ciascun acquisto. Niente deroghe, niente scorciatoie. Il contributo arriva direttamente come sconto in fattura, tramite la piattaforma ufficiale del MASE, in collaborazione con il sistema PNRR.
Una misura che non si rivolge a tutti, ma che – per chi rientra nei requisiti – potrebbe cambiare davvero le carte in tavola. E stavolta sembra tutto pronto per partire. Anzi, è già in circolo.