UFFICIALE MATTEO SALVINI, confermata la legge “caldo afoso”: divieto di aria condizionata in auto | La devi tenere spenta e sudare a più non posso

Aria condizionata auto, foto di Diana da Pexels-MobilitàSostenibile.it
Tra multe salate e norme poco conosciute, ecco cosa può succedere a chi cerca refrigerio al volante nei mesi estivi accendendo l’aria condizionata all’interno dell’automobile.
Il caldo rende il momento della guida davvero insopportabile: anche i tragitti più brevi in auto si trasformano in veri e propri incubi senza aria condizionata.
L’istinto è quello di accendere il climatizzatore non appena si sale a bordo, ma un comportamento all’apparenza innocuo può tradursi in una sanzione severa.
L’articolo 157, comma 7-bis, del Codice della Strada vieta esplicitamente di tenere acceso il motore quando il veicolo è in sosta, solo per mantenere attivo l’impianto di climatizzazione.
Questa disposizione normativa, in vigore dal 2021, punta a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere pratiche di guida più sostenibili, necessarie nell’ottica attuale.
Aria condizionata in auto: multe per chi la accende in sosta
Le sanzioni previste non sono affatto simboliche: la multa può variare da un minimo di 223 euro fino a un massimo di 444. Il divieto si applica esclusivamente ai veicoli a combustione interna, mentre le auto elettriche ne sono esentate. Non sempre è chiaro quando un veicolo si trovi effettivamente in “sosta” e non in “fermata”, ma è questa distinzione che determina la legittimità di una multa. Secondo il Codice della Strada, si è in fermata quando la sospensione della marcia è breve e il conducente resta a bordo, pronto a ripartire. Se invece ci si allontana dal veicolo o si resta fermi a lungo, si parla di sosta.
Facendo un esempio concreto un automobilista fermo per pochi minuti con l’aria condizionata accesa mentre telefona, potrebbe non trovarsi formalmente in sosta: in questo caso, la sanzione potrebbe essere contestata. Bisogna ricordare che la norma non definisce con esattezza quanto tempo debba trascorrere per passare dalla fermata alla sosta e viene lasciato un margine d’interpretazione agli agenti che effettuano il controllo.

Regole ambientali da rispettare alla guida: come gestire l’aria condizionata
Tra il diritto al comfort mentre si guida e il rispetto delle regole ambientali intercorre una linea sottile. Si può dire che in assenza di limiti temporali precisi, tutto si gioca sul buon senso del conducente e sull’occhio vigile delle forze dell’ordine. Rimanere al volante con l’impianto attivo può essere tollerato se la permanenza è breve, ma la situazione cambia se l’auto resta ferma per periodi più lunghi.
Il consiglio è quello di evitare comportamenti rischiosi, specie nei centri urbani dove i controlli sono più frequenti. Anche se la norma da rispettare non è nuova, in estate i casi di sanzione aumentano, complici le alte temperature e la tendenza ad abusare del climatizzatore. L’invito, dunque, è a fare attenzione, per non trasformare una pausa all’ombra in un’inaspettata spesa da centinaia di euro.