UFFICIALE MATTEO SALVINI, se volete lavare la vostra auto dovete farlo al chiuso: scatta il divieto assoluto | O paghi o la tieni sporca
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Lavare l’automobile in strada non sarà più possibile: ecco quali controlli possono essere effettuati e quali sono le gravi conseguenze da affrontare per un lavaggio fai-da-te in strada.
Lavare l’auto nel vialetto o davanti casa è un’abitudine diffusa, ma oggi potrebbe costare cara. In molte città italiane il lavaggio fai-da-te all’aperto non è più tollerato.
I controlli, soprattutto a livello locale, si stanno moltiplicando senza sosta perché ci si vuole assicurare che tutti rispettino le regole e le normative.
I Comuni stanno inasprendo le sanzioni per chi lava la macchina in strada o su terreni senza scarico adeguato. L’obiettivo quello di proteggere l’ambiente da prodotti chimici e residui inquinanti che finiscono nel suolo o nelle falde.
Ma molti automobilisti non sanno ancora stabilire il confine tra ciò che è permesso e ciò che può far scattare la multa che supera i 100 euro: ecco perché bisogna fare chiarezza.
Vietato lavare l’auto in strada: motivazioni e sanzioni
Prima di tutto bisogna precisare che non esiste una legge nazionale che vieta in modo assoluto di lavare l’auto all’aperto, ma quasi tutti i Comuni italiani hanno introdotto norme che lo rendono di fatto impossibile. Lavare la macchina in strada o su superfici non impermeabili può infatti violare il Codice dell’Ambiente e il Codice della Strada, che vietano di sporcare o inquinare il suolo pubblico.
I regolamenti locali prevedono sanzioni che vanno da 100 a oltre 400 euro, a seconda della gravità. Le acque reflue dei detergenti per auto contengono sostanze dannose come tensioattivi e oli che, se non smaltite correttamente, possono contaminare fognature e terreni. Per questo molti Comuni impongono di lavare il veicolo solo in aree attrezzate o strutture con impianti di depurazione.

Lavare l’auto in sicurezza e rispettando le regole: dove è ancora possibile
Chi dispone di un cortile privato può teoricamente lavare l’auto, ma solo se l’acqua non finisce nei tombini o nel terreno. Nella pratica senza uno scarico autorizzato o una pavimentazione impermeabile, anche il cortile è considerato come suolo pubblico. L’alternativa più semplice e sicura resta quella di rivolgersi a un autolavaggio o a un impianto self-service. In questi posti specifici, infatti, i reflui vengono filtrati e smaltiti correttamente.
In alcuni casi è possibile anche optare per prodotti “waterless”, cioè spray senz’acqua, ideali per chi vuole risparmiare tempo e rispettare l’ambiente. Tutte queste precisazioni fanno capire che lavare la propria auto all’aperto, soprattutto con prodotti chimici, non è più un gesto innocuo ma un comportamento che può costare caro. Bisogna, quindi, adeguarsi e cambiare abitudini.
