UFFICIALE MINISTERO DEI TRASPORTI – Approvato il limite anagrafico automobilisti: “A 75 anni compiuti passate all’autobus” | Non risparmiano nessuno

Automobilista anziano- foto di Kampus Production da Pexels-MobilitàSostenibile.it
La guida può diventare un privilegio solo per le persone più giovani? Pare che le norme del Codice della Strada vadano in questa direzione.
Negli ultimi mesi il tema del rinnovo della patente in età avanzata è tornato con forza al centro del dibattito pubblico a causa dell’inasprimento delle regole del Codice della Strada.
La questione riguarda migliaia di automobilisti italiani che, superata una certa soglia anagrafica, si trovano a dover affrontare controlli medici sempre più rigidi.
Pare che diverse volte sia stata avanzata l’ipotesi di introdurre un limite massimo di età fissato a 75 anni per poter continuare a guidare.
Il Ministero dei Trasporti, con a capo Matteo Salvini, ha effettivamente aperto a un possibile intervento normativo in questa direzione, ma non esiste ancora una legge approvata che impedisca il rinnovo della patente oltre quell’età.
Rinnovo della patente: come funziona in Italia in base all’età
Secondo l’attuale Codice della Strada, il rinnovo della patente varia in base all’età. Fino a 50 anni, la validità è di dieci anni; tra i 50 e i 70 anni si rinnova ogni cinque. Dai 70 agli 80, la scadenza è ogni tre anni, mentre oltre gli 80 anni il documento va rinnovato ogni due. Nel caso di conducenti appartenenti a categorie professionali, come le patenti C o D, le restrizioni sono ancora più rigide. Sono previste visite obbligatorie presso la Commissione Medica Locale dopo i 65 anni.
In ogni caso, anche per la patente B, la guida è consentita soltanto in presenza di requisiti fisici e psichici ritenuti idonei. Durante la visita si valuta soprattutto lo stato di vista, udito, riflessi e capacità cognitive. Attualmente, quindi, il sistema italiano non prevede limiti anagrafici assoluti, ma esami medici sempre più frequenti per garantire la sicurezza alla guida.

Proposta per la sicurezza: cosa potrebbe succedere agli automobilisti anziani
L’ipotesi di fissare il limite massimo per la guida a 75 anni rappresenterebbe una potenziale svolta a livello normativo. La proposta troverebbe terreno fertile in questo contesto europeo: alcuni Paesi hanno, infatti, già avviato restrizioni simili. L’idea di porre un limite all’idoneità alla guida nasce dalla raccolta dei dati che mettono in luce l’aumento degli incidenti che coinvolgono conducenti anziani.
Per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada è molto probabile che in futuro le valutazioni mediche obbligatorie possano diventare più severe o che venga introdotta una soglia anagrafica oltre la quale il rinnovo della patente non sia più concesso, salvo eccezioni cliniche documentate.