UFFICIALE NUOVA LEGGE, hai 30 giorni per far modificare il libretto di circolazione: devi metterlo nero su bianco | Multeranno tutti quanti

Libretto di circolazione

Libretto di circolazione - mobilitasostenibile.it

Il conducente del veicolo ha 30 giorni a disposizione per mettersi in regola: chi ignora l’obbligo andrà incontro a importanti sanzioni.

Il libretto di circolazione, o meglio, la carta di circolazione, è uno di quei documenti che abbiamo sempre nel cruscotto – spesso stropicciato, a volte nemmeno sappiamo cosa contenga – ma che in realtà dice tutto, o quasi, sulla nostra auto. Possiamo considerarla a tutti gli effetti la carta d’identità del veicolo. E come ogni documento, deve essere aggiornato.

Il problema sorge quando vi sono modifiche di cui il conducente non è nemmeno a conoscenza o non sa che sono rilevanti. Il punto è che moltissime persone non rimangono aggiornate, rischiando così di vedersi infliggere sanzioni da oltre 700€, nonché il ritiro immediato del libretto di circolazione.

Chi dovrà aggiornare il libretto di circolazione entro un mese

Le regole cambiano, spesso più in fretta di quanto si riesca a starci dietro. E questo è proprio uno di quei casi. A differenza delle solite informazioni che troviamo sul libretto – marca, modello, targa, numero di telaio, tipo di carrozzeria – qui si parla di aggiornare un dato meno ovvio.

Non tutti lo sanno, ma se si utilizza in modo continuativo un’auto non intestata a proprio nome per oltre 30 giorni, il vero utilizzatore va registrato sul libretto. Una misura pensata per responsabilità, multe e tracciabilità. Ma non è una procedura così scontata, né automatica.

Prima di tutto ci teniamo a precisare che guidare ogni tanto l’auto di qualcun altro non comporta rischi: è perfettamente legale. Ma se l’uso diventa costante – anche se si è parenti – e non si vive sotto lo stesso tetto, l’obbligo di aggiornamento scatta eccome. E allora la domanda è inevitabile: quando partono davvero quei 30 giorni? Una questione da non sottovalutare.

Carta di circolazione
Carta di circolazione – mobilitasostenibile.it

Quando scattano i 30 giorni? Attenzione, non è così semplice

Capire quando iniziano davvero i famosi 30 giorni non è affatto immediato. Non esiste un sistema automatico che registra quando iniziamo a usare l’auto di qualcun altro, né un contatore che parte da solo. Ma c’è una regola generale che conviene conoscere bene.

Se una persona prende in prestito un’auto con una certa frequenza, e quella macchina diventa di fatto quella che usa ogni giorno – anche solo per andare al lavoro o accompagnare i figli a scuola – è normale che debba comparire nel libretto di circolazione come utilizzatore abituale.

E i 30 giorni da quando decorrono, formalmente? Dal momento in cui le forze dell’ordine fermano l’utilizzatore e ne prendono i dati. Quella è la data che può fare da riferimento. Se accade anche un mese dopo, e nel frattempo non è stata fatta l’annotazione sul libretto, da lì può partire la sanzione. Per legge, basta quel controllo per far scattare il meccanismo.

Ovvio, sarebbe molto meglio farlo prima, senza aspettare il primo controllo. Perché le sanzioni, va detto, non sono affatto leggere: si rischia una multa salata (oltre 700 €) e il ritiro del libretto di circolazione. In certi casi, anche la sospensione del veicolo fino a regolarizzazione avvenuta.

Insomma, meglio prevenire che curare. Anche perché, quando si parla di auto e documenti, la distrazione si paga cara.