UFFICIALE PATENTE, a 68 decade il rinnovo: non puoi più guidare | Legge approvata nel Codice della Strada

Anziano alla guida

Patente, decade il rinnovo per gli over 68 - mobilitasostenibile.it

Dopo i 68 anni un conducente è considerato ‘non idoneo alla guida’: la legge decurta la patente senza alcun problema di salute.

La patente di guida è un documento che rappresenta l’autonomia di una persona, nonché la sicurezza che questa sia in grado di condurre un veicolo. Questo pezzo di carta – grezzamente parlando – viene conquistato, rinnovato e mantenuto dallo stesso conducente fino a quando non sia più in condizioni fisiche di poterlo fare. Certo, questo accade anche qualora si commetta una grave infrazione, ma ad oggi non è mai esistita nessuna legge che mettesse un limite anagrafico per guidare. Almeno sulla carta.

Sì, perché un limite esiste da tempo. Solo che fa poco rumore, fino a quando il conducente medio, una volta raggiunta la fatidica età dei 68 anni, non si rende conto che quel limite esiste, è reale e – soprattutto – supportato dal Codice della Strada italiano.

La patente va in pensione insieme a noi (e forse anche prima)

Sembra una coincidenza – eppure non lo è affatto. A 68 anni ci si vede declassare la patente, appena un anno dopo l’età pensionabile in Italia. Eppure, come stabilisce la Legge Fornero – e ancor prima la legge Dini – l’età della pensione dipende dai contributi versati e, soprattutto, dall’aspettativa di vita.

Considerando che viviamo a lungo, lavoriamo tanto e versiamo pochi contributi (complici i contratti precari e simili), l’età pensionabile del futuro potrebbe arrivare anche a 78 anni. Se ci va bene. Tuttavia, questo rischia di diventare un problema concreto: perché a quell’età, la patente non si potrà più avere. E quindi nemmeno lavorare. Il motivo? Il limite in vigore.

Sessantenne che guida un autobus
Patente di guida, i limiti di età nel 2025 – mobilitasostenibile.it

La patente non è per sempre

Il limite di cui si parla, quello che fa scattare il semaforo rosso a 68 anni, riguarda le patenti di categoria superiore, quelle per i mezzi pesanti: C, D, CE, DE, cioè camion, autobus e affini. Non la semplice patente B per auto e piccoli furgoni. Ma attenzione: anche chi guida per lavoro (e magari ha iniziato tardi) rischia di rimanere a piedi nel momento clou.

Il primo segnale arriva a 60 anni, quando scatta l’obbligo di sottoporsi ogni anno a una visita medica specialistica per dimostrare di essere ancora idonei alla guida di veicoli pesanti. E fin qui, tutto sommato, si regge.

Il problema vero arriva a 68 anni, quando – anche se si è perfettamente in salute – la legge impone il declassamento automatico alla patente B. Non c’è esame che tenga, né certificato medico che basti: non si può più guidare camion, autobus o altri mezzi per trasporto di merci e persone.

Una sorta di pensionamento forzato, non deciso dal datore di lavoro o dall’INPS, ma direttamente dal Codice della Strada. Che, a quanto pare, si fida poco degli over 68, anche se in piena forma.