UFFICIALE POSTO DI BLOCCO, scatta il controllo del cofano: 8000€ di multa se trovano questa cosa | Stanno rovinando tutti

Posto di blocco - mobilitasostenibile.it (20)

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Quando comprare troppa candeggina o detersivi può portarci fino a 8.000 € di sanzione: il Codice della Strada non lascia scampo.

Quando si pensa alla propria auto, è normale credere che tutto ciò che avviene al suo interno – incluso ciò che si trasporta – sia affare esclusivo di chi la guida. Basta pensare alla spesa: quante persone usano l’auto ogni giorno per trasportare sacchetti pieni?

Eppure non tutto è concesso come sembra, e conviene conoscere i limiti prima di rischiare sanzioni fuori dall’immaginazione, solo per essere stati fermati nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Ed è qui che entrano in gioco i materiali infiammabili. Quelli che, volenti o nolenti, usiamo e acquistiamo regolarmente senza nemmeno farci caso.

Quando comprare troppa candeggina o detersivi può portarci fino a 8.000€ di sanzione

Nel bagagliaio ci finisce di tutto: bottiglie di candeggina, taniche di benzina per il tagliaerba, detersivi per pavimenti, ammoniaca o solventi. Tutti prodotti che sembrano innocui, ma che in realtà – secondo la legge – rientrano nella categoria delle merci pericolose.

Parliamo di sostanze infiammabili, corrosive o tossiche, che se trasportate in quantità eccessive possono trasformare un normale spostamento in una violazione vera e propria.

Il punto è che non basta dire “sono prodotti di uso comune”: la legge stabilisce limiti precisi oltre i quali serve un’autorizzazione specifica per il trasporto.

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Quando scatta la sanzione e cosa dice la normativa

Finché si tratta di pochi flaconi o di una tanica da 5 o 10 litri, nessuno verrà a controllare. Ma se si superano le quantità ammesse o si trasporta materiale per uso professionale (anziché domestico), si rientra pienamente nelle sanzioni previste per il trasporto di merci pericolose senza autorizzazione. E sì, le multe non sono simboliche.

Il riferimento normativo è l’articolo 168 del Codice della Strada, commi 8 e 8‑bis. Stabilisce che chi trasporta merci pericolose senza autorizzazione, o in violazione delle condizioni di sicurezza previste, è soggetto a una sanzione amministrativa da 2.050€ a 8.202€.
Non è previsto il pagamento in misura ridotta, e il verbale deve essere trasmesso al prefetto entro dieci giorni.

In caso di reiterazione della violazione, è prevista la confisca del veicolo. A questo si aggiungono: la decurtazione di 10 punti dalla patente, la sospensione della patente e della carta di circolazione per un periodo stabilito dall’autorità.

In pratica, se si trasportano quantità elevate di benzina, solventi, prodotti chimici o infiammabili senza le dovute precauzioni, la sanzione non riguarda solo il portafoglio: può arrivare a bloccare il veicolo e la patente stessa. E perché si arriva a controllare il cofano? Per cercare l’eventuuale presenza di cavi o batterie collegate ad apparecchi non dichiarati, come materiali esplosivi o infiammabili, occultati in modo pericoloso tra i componenti del motore, o sostanze chimiche (in forma liquida o solida) usate in laboratori improvvisati o traffici illegali.

Per chi fa uso domestico o personale, però, non c’è rischio: una tanica di carburante o qualche detersivo non rappresentano un trasporto pericoloso, a patto che siano ben chiusi, in quantità limitate e per uso privato. Oltre, scatta l’ADR – e con esso, la legge.