UFFICIALE REVISIONE AUTO, dal 1 Ottobre non controllano più questa cosa: passano tutti senza problemi | Vai lì e firmi

Meccanico che chiama sorridente il cliente dopo la revisione

Revisione auto: cosa cambia (e per chi) - mobilitasostenibile.it

Cambiano le regole per moltissime auto: la revisione diventa più semplice e alcuni controlli non sono più obbligatori. 

Ogni automobilista conosce bene l’ansia da revisione: prenotazione, officina, controlli a tappeto e la paura che un dettaglio faccia scattare la bocciatura. È il momento in cui il destino dell’auto si gioca tutto in pochi minuti, e spesso basta un difetto tecnico per dover rimettere mano al portafogli. Ma da quest’anno, almeno per una categoria di veicoli, le regole cambiano ufficialmente. E la differenza non è da poco.

Dal 1° ottobre infatti, chi appartiene a questa categoria non deve più preoccuparsi di alcuni controlli: la revisione diventa più snella e permissiva. Non serve più dimostrare l’impossibile, né aggiornare il mezzo con accessori moderni. Basta presentarsi, far verificare ciò che conta davvero, firmare e ripartire. Potremmo definirla una piccola rivoluzione, che fa sorridere chi ha sempre temuto la severità delle officine autorizzate.

Revisione, le auto che avranno il lasciapassare delle officine da quest’anno

La novità, per una volta, non riguarda le auto elettriche o le categorie a basse emissioni. A gioire quest’anno saranno coloro le cui auto iniziano a mostrare l’età. La revisione rimane biennale, certo, ma i requisiti si ammorbidiscono di gran lunga.

Il cambiamento interessa quelli con la targa riconosciuta dalla motorizzazione. Fino a poco tempo fa c’erano dubbi su come trattare i veicoli con qualche anno alle spalle, tra regole confuse e interpretazioni diverse. Oggi invece la linea è chiara: queste auto hanno revisione biennale come tutte le altre, senza scadenze particolari o burocrazie extra.

Il vantaggio? Non serve adeguarle agli standard moderni. Se un modello è nato senza cinture posteriori, airbag o altri dispositivi che oggi sono obbligatori, alla revisione non possono pretendere che li abbia. Conta solo che sia in ordine rispetto a ciò che la legge richiedeva al momento dell’immatricolazione originaria. Così passano senza problemi, purché tutto sia conforme agli anni di immatricolazione.

Meccanico che controlla un auto
Revisione auto: quanto diventa più ‘permissiva’ – mobilitasostenibile.it

Perché questa novità cambia davvero tutto e quali veicoli rientrano

E per chi si sta chiedendo se la propria auto è nel gruppo: nel 2025 rientrano tra le storiche quelle immatricolate nel 2005 (20 anni), se registrate nei registri ufficiali, e quelle del 1995 compiono i 30 anni pieni. Insomma, un altro giro di boa per chi pensava che solo le auto d’epoca da museo avessero diritto al trattamento speciale.

Per i collezionisti è una liberazione. Niente più timori di bocciatura per un dettaglio impossibile da modificare, né la necessità di stravolgere un veicolo storico per adeguarlo a regole nate decenni dopo. La revisione diventa un controllo di sicurezza reale, non un incubo normativo. Si guarda a freni, fari, emissioni compatibili con l’anno di costruzione, gomme in ordine. Il resto non conta.

Di fatto, basta portare l’auto e firmare la documentazione. E chi temeva che le vecchie glorie sarebbero finite in garage per colpa delle nuove regole, ora può tirare un sospiro di sollievo. Da ottobre, le auto storiche tornano davvero libere di circolare, senza l’incubo di dover diventare qualcosa che non sono mai state.