UFFICIALE RINNOVO PATENTE, 5 anni regalati a tutti i guidatori: la proroga salva vecchietti è già approvata | Non paghi più

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Patente digitale, esame più semplice e niente più visite mediche obbligatorie: cambia tutto dal 2030 con la nuova direttiva europea che è stata accolta anche in Italia.
A partire dal 2030, l’Unione Europea introdurrà una riforma che cambierà radicalmente il modo in cui si rinnova la patente di guida. Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno infatti dato il via libera a una direttiva che prevede l’arrivo della patente digitale.
Si tratta di un documento unificato utilizzabile in tutti i Paesi membri e integrata con l’identità digitale europea. Tra le novità principali c’è l’estensione della validità: per le patenti più comuni, cioè le categorie A e B (auto e moto), la scadenza passerà da 10 a 15 anni.
Il cambiamento è molto importante, pensato per semplificare la vita a milioni di automobilisti, in particolare a chi ha superato i 60 anni, che non sarà più costretto a sottoporsi a controlli medici frequenti né a spendere soldi ogni pochi anni per il rinnovo.
La versione digitale non sostituirà del tutto quella fisica: sarà comunque possibile conservare la patente cartacea, ma in parallelo verrà introdotta la possibilità di gestire tutto tramite smartphone o dispositivi elettronici.
Riforma europea della patente: come funziona la nuova patente digitale
La riforma non si limita alla durata della patente. Un altro aspetto rilevante riguarda le visite mediche per gli anziani: i Paesi membri potranno decidere di eliminarle. Potranno essere sostituite con un’autocertificazione o con strumenti digitali per monitorare la salute dell’automobilista.
La nuova normativa guarda anche ai più giovani. Dall’età di 17 anni sarà possibile mettersi al volante, a condizione che il ragazzo sia accompagnato da un adulto con almeno 25 anni e almeno cinque anni di patente senza sospensioni. Ogni Stato potrà applicare ulteriori regole se lo riterrà necessario. Il codice identificativo di questa autorizzazione sarà 98.02. Per i neopatentati, invece, si stabilisce una regola unica in tutta Europa: un periodo di prova di due anni, durante il quale chi commette infrazioni gravi andrà incontro a sanzioni più pesanti rispetto a chi ha più esperienza.

Esame per la patente di guida: quali sono le novità
Tra le novità introdotte dalla direttiva c’è anche la possibilità di sostenere l’esame di guida in una lingua diversa da quella del Paese in cui si risiede. Una misura pensata per chi si trasferisce all’estero per motivi di studio o di lavoro. In questo modo si punta a rendere più accessibile e inclusiva l’abilitazione alla guida.
Le regole, invece, non cambiano per le patenti professionali, cioè quelle delle categorie C e D (camion e autobus): in questi casi il rinnovo resta ogni 5 anni, anche dopo i 60 anni, con eventuali variazioni legate a motivi di salute. Queste categorie continueranno a essere soggette a controlli più rigorosi.