Ultim’ora bollo auto: “Al massimo pagherete 200€ l’anno” | La tassa costava troppo e andava eliminata

Bollo auto- Foto di Luke Jen da Pexels-MobilitàSostenibile.it
Nel cuore d’Europa esiste un sistema fiscale che alleggerisce davvero le tasche degli automobilisti: ecco come funziona.
In Lussemburgo, il bollo auto, tecnicamente la taxe sur les véhicules automoteurs, è strutturato in modo da risultare sostenibile per cittadini e aziende.
L’importo varia in base alla cilindrata del veicolo o, in alternativa, al peso per alcune categorie specifiche come rimorchi e veicoli commerciali.
Per le automobili private, che rappresentano la maggioranza del parco circolante, la tassa annua può scendere addirittura a 3,50 euro e non supera mai i 336,75 euro.
In pratica, chi guida un’utilitaria può arrivare a spendere meno di 20 euro all’anno, una cifra che sembra davvero impensabile.
Bollo auto: il sistema adottato in Lussemburgo è il più leggero d’Europa
A differenza di quanto avviene in Italia, in Belgio o in Francia, in Lussemburgo non sono previste imposte di immatricolazione né maggiorazioni per motorizzazioni diesel o GPL. I vantaggi non si limitano ai privati. In ambito aziendale, il Lussemburgo offre un regime fiscale decisamente favorevole. Le spese legate all’acquisto, al leasing o alla gestione dei veicoli sono integralmente deducibili, purché destinate a un utilizzo professionale. Anche l’IVA, applicata con un’aliquota standard del 15% (la più bassa dell’Unione Europea), è interamente recuperabile se il veicolo è impiegato esclusivamente per scopi aziendali.
Per le imprese che scelgono il leasing, sono previste modalità di ammortamento flessibili, sia lineari che decrescenti, con una durata media di quattro anni. Inoltre, in alcuni casi, è possibile usufruire di un tax credit fino al 10% sul valore dell’investimento, purché l’auto resti in uso per almeno tre anni e venga registrata localmente. Questo meccanismo favorisce la pianificazione fiscale e riduce il carico tributario complessivo, incentivando anche il rinnovamento delle flotte aziendali.

Nessuna tassa di immatricolazione: il modello lussemburghese potrebbe fare scuola in Italia
Un ulteriore elemento distintivo del modello adottato in Lussemburgo è l’assenza totale di tassa di immatricolazione. Che si tratti di acquisto diretto o leasing, l’operazione è soggetta unicamente a IVA e alla tassa annuale sul possesso. Non solo: il leasing con opzione d’acquisto è considerato una prestazione di servizi, con IVA applicata solo sulle singole rate. Se invece è prevista la cessione del veicolo alla fine del contratto, si applica l’IVA solo al momento del passaggio di proprietà.
L’accesso alle detrazioni, la possibilità di ammortamenti accelerati e l’assenza di costi accessori legati all’immatricolazione rendono il sistema lussemburghese tra i più vantaggiosi in Europa. Secondo alcuni esperti, questo modello potrebbe rappresentare una base concreta per una riforma fiscale sul bollo auto anche in altri Paesi come l’Italia.