ULTIM’ORA Codice della Strada: queste targhe vietate ai residenti, da lunedì scattano sequestro e 2.848€ di multa | Art. 93-bis, stanno beccando tutti

Targa auto - mobilitasostenibile.it
La legge non lascia più scampo ai residenti: ora bisogna cambiare la targa se si vuole rimanere in regola con la normativa in atto.
L’Italia è un Paese meraviglioso, c’è poco da dire. Arte, cultura, cibo e moda convivono con un costo della vita che – se confrontato con altri Paesi – suona come un paradosso. Ma c’è un’altra cosa che ci contraddistingue: l’arte dell’escamotage. Quando si tratta di risparmiare, l’ingegno italico si fa strada tra norme, divieti e furbizie. A volte legalmente, altre volte… un po’ meno.
Il punto è che tra chi tenta la scorciatoia e chi inciampa nella normativa senza nemmeno saperlo, in Italia si finisce spesso nei guai per cavilli che sembrano dettagli. Come quello delle targhe estere. Una questione tornata alla ribalta perché, anche se la legge è chiara da anni, molti residenti italiani circolano ancora con targa straniera.
C’è chi lo fa per ignoranza, chi per risparmio, chi per abitudine. Il problema è che oggi le multe fioccano e i sequestri pure. E no, non si tratta di un’ipotesi remota.
Residenti con targa non aggiornata? Ora ti sequestrano l’auto e partono 2.848 € di multa
C’è un articolo del Codice della Strada che in pochi conoscono, ma che ora fa davvero paura: il 93-bis. Serve a fermare i residenti che guidano auto immatricolate altrove. Tutto questo con lo scopo di evitare tasse, bolli, revisioni.
Peccato che oggi la legge sia chiarissima: chi risiede in Italia da oltre 60 giorni non può circolare con un’auto a targa estera, se non l’ha reimmatricolata. Se ti beccano? Multa fino a 2.848€, sequestro del mezzo e 180 giorni di tempo per mettersi in regola.
Eppure tanti ci provano ancora – spesso mantenendo targhe romene, bulgare o slovacche. Perché? Perché per anni ha funzionato. E quando qualcosa funziona, anche se non si dovrebbe, si tende a chiudere un occhio. Fino a quando è troppo tardi.

Perché non cambiano la targa? E perché il fenomeno è ancora così diffuso
La verità è che immatricolare un’auto in Italia costa caro, mentre in alcuni Paesi dell’Est bastano pochi spicci. E così, per risparmiare, tanti scelgono scorciatoie.
C’è anche un aspetto culturale: in certe zone d’Italia è quasi diventata una moda, un sistema alternativo. Poi ci sono quelli che lo fanno in buona fede, magari comprando l’auto da un parente all’estero, convinti che basti così.
Ma la legge è spietata: serve solo la residenza per essere obbligati a cambiare targa. E oggi, con i controlli intensificati, le auto irregolari finiscono davvero sotto sequestro.