Vulcano Eyjafjallajökull: le considerazioni di Lotus e la sfida di Toyota

Il vulcano Eyjafjallajökull che, a causa della cenere, ha paralizzato il traffico aereo in Europa, sta costando all’industria aerea centinaia di milioni di euro, ma sta anche attirando l’attenzione di quella automotive.

Dopo le considerazioni fatte da Lotus, che ha calcolato che la quantità di CO2 emessa dal vulcano giornalmente nell’atmosfera, esattamente 150.000 tonnellate, corrisponde a quanta ne rilascerebbe una nuova Lotus Elise facendo per 25.000 volte di seguito il giro dell’equatore terrestre, arriva la notizia che Hilux, leggendario pick-up di Toyota, poche ore prima che l’eruzione raggiungesse la sua massima potenza, ha raggiunto la cima innevata e infiammata del vulcano Eyjafjallajökull in Islanda.

In particolare, il 25 Marzo, pochi giorni dopo l’inizio dell’attività eruttiva, due Hilux hanno trasportato gli specialisti dell’Ufficio Meteo Islandese sulle varie estremità intorno al vulcano per installare tutta la loro attrezzatura scientifica. Strumentazione che ha permesso agli scienziati di monitorare i movimenti del magma all’interno del vulcano e ha consentito di prevedere la potenza e la durata dell’eruzione.

I Toyota Hilux, identici a quelli utilizzati nella spedizione al Polo Nord Magnetico nel 2007, sono stati modificati dagli specialisti di Arctic Trucks per poter affrontare le condizioni estreme del tempo e del terreno che si incontrano in Islanda. Equipaggiati con giganteschi pneumatici da 38″ a bassa pressione, questi Hilux capaci di andare ovunque, hanno superato ogni ostacolo nel percorso che li ha condotti fino al “cuore” del vulcano!

L’eruzione del vulcano ha rappresentato un’occasione straordinaria per gli studiosi del cambiamento climatico. I cieli senza aerei sono un fatto inusuale che gli scienziati si affrettano ad analizzare. Come e più delle auto, gli aerei sono considerati responsabili del riscaldamento planetario, contribuendo in larga misura a creare l’effetto serra. E, pertanto, insieme ai voli, il vulcano ha fermato anche questo genere di fenomeno.

Intanto, a quanto pare, anche l’Etna, che in questi giorni sta mutando il suo stato, si prepara ad una nuova eruzione.

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