Posto di blocco, da ora vogliono il 3916 per forza: è obbligatorio averlo nel portaoggetti | La guardia di finanza ti dissangua se ti trova senza

Posto di blocco Guardia di Finanza

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Da giorni si parla di un nuovo codice da tenere a portata di cruscotto: cosa dobbiamo sapere al riguardo e a cosa andiamo in contro.

C’è un numero che, da qualche tempo, ha iniziato a spuntare tra la bocca di moltissimi automobilisti: il 3916. Non è una targa, non è un codice fiscale, e nemmeno una cifra di verbale. Eppure, ora si sostiene che la Guardia di Finanza lo chieda nei controlli su strada. Posti di blocco, pattuglie, domande secche: “Ha con sé il 3916?”. E chi non ce l’ha, a quanto pare, rischia di pagarla cara.

Nel frattempo la notizia gira, cresce, fa il giro dei social. In molti si chiedono se sia davvero obbligatorio tenerselo in macchina, magari accanto ai documenti di circolazione. E soprattutto: cos’è questo 3916? È una nuova norma? Un codice dimenticato? Un trucco per far cassa?

Quel che è certo è che dietro questa sigla c’è qualcosa che riguarda molti più di quanto sembri. Ed è per questo che, averlo davvero sotto mano non è una cattiva idea.

Cos’è il codice 3916 e dove trovarlo

Il codice tributo 3916 esiste, serve al Fisco, ma non c’entra con la propria auto. Questo numero viene utilizzato ogni anno da chi è tenuto a fare la dichiarazione dei redditi.

È uno dei tanti codici previsti dall’Agenzia delle Entrate per identificare la natura del pagamento nel modello F24, quello che si compila per versare imposte comunali. Non farlo equivale a vera e propria evasione fiscale. Ma già che ci siamo, di cosa si tratta esattamente? Perché sì, ha la sua importanza.

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I controlli dell’Agenzia delle Entrate – mobilitasostenibile.it

Quando il fisco vuole il 3916

Come spesso accade, anche stavolta ci sono di mezzo i beni. Seppur non si tratti dell’auto. Ad essere protagonista è ancora una volta l’IMU. codice 3916 riguarda un pubblico specifico: chi possiede o detiene aree considerate fabbricabili ai fini fiscali. Parliamo di terreni non ancora edificati, ma con potenziale costruttivo secondo il piano regolatore comunale.

Anche se non ci sono ancora cantieri o progetti, l’IMU si paga lo stesso, proprio perché il terreno ha un valore teorico riconosciuto dal Comune. Ed è proprio in questo tipo di pagamento che entra in gioco il 3916, ossia il codice che identifica il versamento legato a quel tipo specifico di bene.

Inserire il codice sbagliato nel modello F24 può comportare errori nell’attribuzione del pagamento, e di conseguenza accertamenti, sanzioni e interessi. Per questo è importante sapere quando usarlo, come compilarlo correttamente, e non confonderlo con altri codici simili.

Nessun obbligo di portarlo in auto, certo. Ma se si possiede un terreno edificabile, tenere d’occhio il 3916 nel periodo dei versamenti non è affatto una cattiva idea.